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“Giotto. Il Novecento proletario di Giordano Bruschi”

Docufilm di Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli

Si  tratta di un docufilm ideato e realizzato da Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli. Scopo di questo lavoro è raccontare le lotte opeaie genovesi attraverso il racconto delle esperienze di Giordano Bruschi. protagonista di quasi un secolo di impegno e lotta sociale, civile e politica.

A proposito del docufilm, Giordano Bruschi, sul sito della Fondazione Ansaldo, ha dichiarato:

«Sono contento che Ludovica e Ugo abbiamo voluto raccontare questa storia, che non è solo la mia storia, ma è quella della Genova operaia: è un evento collettivo. Insieme abbiamo raccontato alcuni momenti fondamentali di questa città: la salvaguardia dell’industria e dell’economia genovese nel settore marittimo e portuale, la difesa delle libertà con la Resistenza e le giornate del 30 giugno 1960. C’era bisogno di questo documento che parla di ieri ma il messaggio che porta è ancora attuale. La convinzione che ci sia ancora bisogno delle ideologie, quelle giuste, è la molla che ci ha spinto a raccontare la storia di Giordano e del suo Novecento, quando Genova è stata laboratorio e prassi di quelle lotte mosse da ideali di emancipazione e affrancamento delle masse – dichiarano gli autori – È stato un lavoro complesso che ci ha impegnato per più di un anno con l’obiettivo di far conoscere la testimonianza di Giordano non solo a Genova e in Italia… ci piacerebbe, infatti, che anche il documentario viaggiasse per il mondo come i famosi “messaggi speciali” con i quali Giordano vinse la battaglia dei marittimi nel 1959».

Giordano Bruschi

“Giotto. Il Novecento proletario di Giordano Bruschi” è stato presentato il 14 maggio 2021 in streaming alla Premier Internazionale May Day Reel Work Film Festival di Santa Cruz (California) e proiettato in anteprima lunedì 24 maggio 2021 a Genova.

Giordano Bruschi (Pistoia, 20 settembre 1925) racconta davanti alla telecamera di Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli la sua infanzia, gli studi in epoca fascista, l’avvicinamento al socialismo e comunismo, il suo ruolo come staffetta partigiana – e da qui il suo nome da partigiano: Giotto –, la battaglia operaia per l’autogestione della San Giorgio nel 1950 (in contemporanea con altri stabilimenti come quelli Ansaldo), i moti del 30 giugno 1960, la difficile organizzazione dello sciopero coordinato in tutto il mondo dei marittimi nel 1959 e ancora della sua attività come politico e sindacalista genovese.

L’urgenza del lavoro nasce dalla necessità di raccogliere il racconto di Giordano, uno degli ultimi testimoni di alcune fasi storiche tra le più significative di Genova nel Novecento e insignito nel 2020 con il Grifo d’Oro – massima onorificenza assegnata alle personalità che hanno reso onore alla città di Genova.

Cuore del documentario è l’intervista a Giordano-Giotto realizzata all’interno dello stabilimento di Ansaldo Energia di Genova mentre rievoca le tante battaglie per l’emancipazione dei lavoratori che lo hanno impegnato negli anni.

Alle riprese realizzate appositamente per il docufilm nei luoghi della memoria di Giordano, si aggiungono immagini e filmati storici, provenienti dagli archivi dello stesso protagonista, della Fondazione Ansaldo, della Camera del Lavoro Genova, della Cgil Nazionale Roma, di Anpi Genova e Liguria, Anpi Ansaldo Energia, Anpi Sestri Ponente, dell’Istituto Storico delle Resistenza della Liguria, dell’Istituto Gramsci di Roma, dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino, dell’Archivio storico della Camera dei Deputati, Archivio Storico Foto Omnia di Ugo Borsatti ora della Fondazione CR Trieste, dell’Archivio storico de Il Secolo XIX, Fratelli Frilli Editori e della Biblioteca Civica Berio di Genova.

Al Cinema San Siro di Nervi

Il 21 giugno 2023, a partire dalle ore 18.00, presso il cinema San Siro a Nervi (Chiesa Plebana 5, v. mappa sottostante), ci sarà la proiezione del film accompagnata da un incontro dibattito nel quale interverranno Giordano Bruschi, gli autori del film Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli, e, per la Sezione ANPI Gino Tasso “Tigre” di Quinto, Nervi e Sant’Ilario, Irene Cerboncini.

L’ingresso è libero, ma eventuali sottoscrizioni non saranno rifiutate…

Questa iniziativa rientra nel quadro dello spazio che vogliamo dedicare alla memoria partigiana, a partire dall’incontro con i testimoni dell’epoca. Questa memoria va conservata, studiata e difesa, perché è la base della libertà di cui oggi gode il nostro paese e anche questo fa parte delle finalità e del nostro modo di essere ANPI.

La cittadinanza è invitata a partecipare.